17 febbraio 2010

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PREMIO NOBEL PER LA PACE ALL'ASSOCIAZIONE
UNIVERSALE DI ESPERANTO, SECONDO OTTO PARLAMENTARI BRITANNICI

15 febbraio 2010, riceviamo dalla FEI (Federazione Esperantista Italiana) il seguente comunicato stampa.


"Premio Nobel per la Pace all'Associazione Mondiale di Esperanto (UEA) secondo otto parlamentari britannici.


Otto parlamentari britannici hanno proposto al comitato per il premio Nobel per la Pace di assegnare il premio del 2010 alla Associazione Universale di Esperanto. Gli otto parlamentari, alcuni molto noti nel Regno Unito, sono (il partito è indicato accanto ad ognuno):


Andrew Smith, Partito Laburista
Austin Mitchell, Partito Laburista
Bill Etherington, Partito Laburista
Oliver Heald, Partito Conservatore
Charles Kennedy, Partito Liberal-democratico
Lord Bob Maclennan, Partito Liberal-democratico
Lord Robin Corbett, Partito Laburista
Roger Gale, Partito Conservatore

L'Esperanto è una lingua internazionale sviluppata alla fine dell'ottocento che si propone, a livello mondiale, come uno strumento agevole per la comprensione reciproca tra i popoli ed è stato pensato in modo tale da essere facilmente appreso ed utilizzato da tutti. Nata da un ideale di pace e di collaborazione tra gli uomini, questa lingua si pone al di sopra di ogni differenza etnica, politica, religiosa, e - proprio perché lingua propria di nessuna nazione ed accessibile a tutti su una base di uguaglianza - tutela contro il predominio culturale ed economico dei più forti e contro i rischi di una visione monoculturale del mondo.

L'Associazione Universale di Esperanto (UEA) ha sede in Olanda e rappresenta il Movimento Esperantista all'ONU e all'Unesco.
In Italia l'Esperanto è rappresentato dalla Federazione Esperantista Italiana (FEI), che è un ente morale con D.P.R. n. 1720 del 28.6.1956, senza fini di lucro, articolato in una quarantina di gruppi in tutta l'Italia."

Ritratto fotografico del giovane Alfred Nobel
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Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
www.esperanto.it, ufficio.stampa@esperantoitalia.it

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7 commenti:

Michael Grimaldi ha detto...

Dare il Nobel agli esperantisti sarebbe una bellissima scelta politica. Sicuramente il mese dopo non aumenterebbero le truppe in Afghanistan...

strakommunidario sperrandisto ha detto...

Puoi giurarlo Michael!

Ovunque "vai" sei sempre forte!

cristiana ha detto...

Ve lo meritereste!
Anche un Nobel per l'entusiasmo e la serietà che vi accomuna.
Cristiana

Gabry ha detto...

Sarebbe veramente bello... tu dici che è un sogno... ma i sogni spesso si avverano.. ed io te/me lo auguro di cuore.

Un saluto!

Irnerio ha detto...

Grazie Gabriella per il tuo incoraggiante commento.

Infatti il tuo "te/me lo auguro" mi incoraggia a ricordare a te e agli altri che passano di qua che il sogno di cui parlavo è un sogno collettivo e che bisognerebbe sognarlo insieme e in molti (come ti accennavo ieri).

Ma se c'e una cosa che non si può né programmare, né comandare, questa è il sogno.
Però se ne può parlare, e magari parlandone e riparlandone si finisce (anzi, si comincia) a sognare insieme, appunto.

Gabry ha detto...

Si è proprio così e parlarne insieme che questo tipo di sogno si rafforza sempre di più.

Si hai ragione vivo in una città di mare che è famosa in tutto il mondo per il suo bellissimo golfo.. sono di Napoli..

Un saluto e buona serata!

Gabry ha detto...

Beh!.. ti dirò ultimamente il mare lo vedo anche io da lontano pur avendolo così vicino, sai accudisco la mia mamma che ha quasi 90 anni e non posso lasciarla sola.

Un saluto e buon fine settimana!