8 maggio 2008

NI ESTAS UTOPIISTOJ, SED... PLI BONE UTOPIISTOJ OL SUBAĈETITAJ - VIN ARMU DE PACIENCO KAJ LEGU ĈI TIE.

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NOI SAREMO UTOPISTI, MA... MEGLIO UTOPISTI CHE VENDUTI - ARMATEVI DI PAZIENZA E LEGGETE QUI.
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Da Marco Menghini Presidente GEM (Gruppo Esperantista Marchigiano): esperantisti-marchigiani@yahoogroups.com
http://ufficiostampagem.blogspot.com/

"Vi trascrivo, qui sotto, l'ordine del giorno proposto da Claudio Mari e approvato dal Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino.
Un caloroso ringraziamento a Claudio a nome mio personale e per conto del nostro Gruppo."

ORDINE DEL GIORNO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE CLAUDIO MARI E APPROVATO IL 28/4/08

Il Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino

Premesso che

- il Politecnico di Torino ha soppresso il corso di laurea in "ingegneria tessile" di Biella tenuto in italiano sostituendolo con un analogo corso tenuto in lingua inglese,

- nella sede di Vercelli il corso di laurea di "ingegneria elettronica" dal secondo anno sarà tenuto esclusivamente in lingua inglese,

- per il primo corso di suddetta laurea, come per gli altri corsi in cui vi sia l´opzione italiano/inglese i cittadini italiani che sceglieranno l´inglese non pagheranno le tasse universitarie, mentre quelli che opteranno per l´italiano pagheranno la tassa (1500 euro),


considerato che

- è aberrante e inaccettabile questa istigazione all´abbandono della propria lingua madre,

- l´introduzione dell´inglese come lingua privilegiata nelle scuole e università italiane ridurrà l´italiano a lingua di secondo rango intaccando alle fondamenta il patrimonio culturale, sociale ed economico dello Stato Italiano, mandando al macero generazioni di italiani che hanno creduto e si sono battuti per un´Italia unita e consapevole,

- in breve tempo verrà persa la capacità di comprendere oltre 700 anni di letteratura italiana e la storia che ne fa parte; i tanti che nel mondo studiano l´italiano non solo per avvicinasi al nostro grande patrimonio di cultura umanistica , ma anche alle conoscenze scientifiche che sottendono alle produzioni italiane il cui prestigio è noto in tutto il mondo, senza parlare della qualità della vita che rende l´Italia fra i paesi più ammirati e vivibili, abbandonerebbero ben presto la lingua di Dante e Boccaccio; le stesse produzioni italiane avrebbero un calo di prestigio, come del resto il turismo,

- il passo conseguente, la scelta dell´inglese come lingua ufficiale di comunicazione in ambito europeo condannerebbe l´Italia a una evidente marginalità, mentre il vantaggio goduto nei concorsi dai parlanti inglese come lingua madre, determinerebbe una classe dirigente europea prevalentemente anglosassone;

- tutto ciò è palesemente inaccettabile e infatti la Comunità Europea sostiene il multilinguismo e la parità linguistica fra i diversi popoli che la compongono, mentre l´ONU ha proclamato il 2008 anno della tutela delle diversità linguistiche,

- tutto ciò, forse, non risolve il problema della necessità una lingua neutra di comunicazione in ambito comunitario, che pertanto non può però essere una lingua che avvantaggia qualcuno a sfavore della maggioranza,

- se si vuole favorire l´interculturalità dei giovani, è d´altro canto possibile organizzare corsi paritari fra stati diversi con scambio di docenti,


tutto ciò premesso

- si criticano le scelte discriminatorie nei confronti della lingua italiana del Politecnico di Torino.

- si invitano le istituzione universitarie presenti nella provincia a evitare esperienze del tipo sopra descritte se non in un accordo strettamente paritario.

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

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Da: Andrea Fontana fontanaandrea@fastwebnet.it
A:
ARCI ESPERANTO arciesperanto@googlegroups.com; CIRCOLO ESPERANTISTA MILANESE esperantomi@infinito.it; ESPERANTISTI ITALIANI esperantisti-italiani@yahoogroups.com; ILEI-IT (Lega internazionale Insegnanti di Esperanto- It) ilea@googlegroups.com;

Congresso ARCI-EO

(Dibattito sull'Esperanto ascoltabile in rete)

Anno internazionale delle lingue: l'Esperanto è una lingua che salva le lingue materne dall'estinzione?

Hanno dibattuto il tema: Andrea Gilardoni, professore di Storia e Filosofia; Nicola Ruggiero, poeta e studente di interlinguistica. Sono intervenuti anche i membri dell'Arci Esperanto Andrea Montagner , Marco Picasso e Andrea Fontana. Il dibattito si è svolto in occasione del secondo congresso di Arci Esperanto (www.arciesperanto. it), ad Assago (MI), Domenica 3 Maggio 2008.

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LA REGISTRAZIONE AUDIO DELL'EVENTO PUO' ESSERE ASCOLTATA ALLE PAGINE:

www.ipernity. com/doc/ancxjo. pac-horano/ 1935818/in/ album/46975 (prima parte)

www.ipernity. com/doc/28233/ 1936043/in/ album/46975? from=1935818 (seconda parte)
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Visitate anche "Radio Anĉjo Esperanto", alla pagina:

http://www.ipernity .com/doc/ ancxjo.pac- horano/album/ 46975?from= 1935818

Nelle foto: Il banchetto del GEM alla fiera di S. Ciriaco di Ancona

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Ricevo oggi venerdì 9 maggio da Marco Menghini Presidente GEM:
Per un multilinguismo giusto nell'Unione Europea.

"Senza la lingua internazionale Esperanto non ci può essere multilinguismo giusto nell'Unione Europea.

Funerale di stato o festa solenne per il multilinguismo europeo? E' difficile dirlo guardando a quello che si svolgerà domani, 10 maggio 2008, a Firenze, nella prestigiosa sede dell'Accademia della Crusca in cui si incontreranno molti personaggi ufficiali italiani e stanieri, compreso il Commissario Europeo al multilinguismo, Leonardo Orban, in un convegno particolarmente solenne per celebrare i cinquanta anni del primo regolamento sulle lingue in Europa.

Quando venne emanato quel primo regolamento si dichiarò solennemente che eravamo tutti uguali in Europa ed eguali erano le nostre lingue e le nostre culture. Adesso l'ultimo Rapporto preparato per la Commissione da Amin Maalouf, anch'egli presente al convegno, dà per scontato che l'Inglese sia la lingua franca che tutti gli europei debbono studiare e poi, a titolo di consolazione, aggiunge: però sarebbe bello se ogni europeo, oltre a parte l'Inglese, studiasse bene, anzi perfettamente, una seconda lingua del cuore. In sostanza sarebbe bello se un italiano studiasse benissimo il Bulgaro, un altro il Maltese, ecc. Si tratta, evidentemente di castelli in aria per mascherare la dura realtà sulla terra. Già oggi un cittadino italiano che paga le tasse come ogni altro cittadino europeo, se vuol fare un concorso per essere assunto a Bruxelles, lo deve fare in Inglese, in Francese o in Tedesco. E' chiaro che non lo vincerà mai. Anche al convegno di domani a Firenze, le traduzioni dei discorsi verranno fatte solo verso l'Italiano e l'Inglese, lingua evidentemente ufficiale nel Granducato di Toscana.

L'unica cosa di cui a Bruxelles nessuno vuol sentire parlare è la soluzione giusta rappresentata dalla lingua internazionale Esperanto. Lanciato nel 1887 come progetto di lingua ausiliaria per la comunicazione internazionale, e sviluppatosi rapidamente in una lingua viva e ricca di espressività, l´Esperanto funziona già da oltre un secolo. E' l'unica lingua che assicura la parità linguistica tra tutti, perché non appartiene a nessuno. Oggi lo parlano forse due milioni di persone in tutto il mondo, lo usa il Papa per gli auguri di Pasqua e di Natale e la Radio Vaticana per trasmissioni regolari, ma anche Radio Pechino, ed anzi la Cina ha accompagnatori ufficiali degli atleti o dei visitatori parlanti anche in Esperanto. (*)


Ma non parlano già tutti Inglese, come anche sottolinea il rapporto? Certo l'Inglese è oggi una realtà, ma cent'anni fa l'impressione era che tutti parlassero già Francese ed incomincia a farsi strada la sensazione che tra poco tutti parleranno Cinese. L'Esperanto obbedisce ad un'altra logica: essenzialmente l'eguaglianza tra tutti gli uomini, le loro culture e le loro lingue.

L'Esperanto in Italia, come pure negli altri paesi europei, è, comunque vivo e vegeto ed è stato proposto quest'anno.per il Premio Nobel per la Pace

La Federazione Esperantista Italiana (FEI), con la sezione giovanile IEJ (Itala Esperanto-Junularo, Gioventù Esperantista Italiana), è un ente morale con D.P.R. n. 1720 del 28.6.1956, senza fini di lucro e finanziato esclusivamente dai propri soci o da enti pubblici (per specifiche iniziative), che si occupa di diffondere la lingua pianificata Esperanto in Italia." (**)

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Federazione Esperantista Italiana - FEI

Via Villoresi, 38, 20143 Milano

www.esperanto.it

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(*) Anche RADIO ROMA-RAI International fino a pochi mesi fa aveva, fra gli altri, un bravissimo "radioparolisto" (lo speaker Antonio De Salvo - un giorno forse pubblicherò un suo testo che tratta dettagliatamente di questa interessante storia) che diffondeva nel mondo i principali notiziari in Esperanto. Poi la RAI, per non dare l'impressione di essere troppo gentile con gli esperantisti sparsi per il mondo, e troppo generosa con chi tra essi avesse voluto conoscere meglio l'Italia, ha pensato bene di chiudere le trasmissioni dopo oltre 70 anni di attività.

(**)
Questo aricolo, speditomi dall'amico Marco Menghini senza indicare l'autore, a giudicare dallo stile e dalla provenienza, sicuramente è stato scritto dal Presidente FEI Renato Corsetti, al quale ho già dedicato un post il 4 aprile scorso.
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Aggiornamento a oggi 11 maggio:

Ricevo all'indirizzo: "
esperantisti-marchigiani@yahoogroups.com":

""COMUNICATO STAMPA- Aldo Grassini (Vicepresid. FEI - n.d.s.) in RAI a parlare della lingua Esperanto e del Premio Zamenhof di Ancona.

http://www.radio.rai.it/grparlamento/archivio.cfm
(Selezionare "GR Parlamento delle ore 8" e spostare il cursore audio a circa metà corsa, al minuto 18°,50 per centrare l'inizio dell'intervista ad A. Grassini)


Al GR Parlamento delle ore 8 di domenica 11 maggio, Aldo Grassini è intervenuto sulla lingua Esperanto e sul Premio "Zamenhof le voci della pace" che si tiene ad Ancona. La giornalista RAI Mariù Safier chiede a Grassini come è nato l´Esperanto e se oggi può considerarsi un´utopia in un mondo dilaniato da guerre e con sempre nuove barriere ed incomprensioni, "L´Esperanto è tuttora attuale ed attuabile. Una lingua comprensibile a tutti e, soprattutto molto facile da apprendere in breve tempo, potrebbe essere un vero traguardo. Certamente ciò ridimensionerebbe poteri ed influenze... Basti solo pensare all´uso della lingua inglese nell´informatica." Grassini accenna poi al fatto che la Federazione Mondiale dell´Esperanto non ha certamente rinunciato o ha archiviato i propri propositi. Alla Safier Aldo Grassini indica perché la Federazione Esperantista Italiana (F.E.I.) ha istituito il Premio di Ancona, intitolato al nome e alla figura dell´ideatore dell´Esperanto Ludovico Lazzaro Za­menhof (1859/1917). Il Premio, giunto alla sesta edizione, viene infatti assegnato ogni anno a cittadini italiani che si sono distinti per l´impegno alla cooperazione e alla reciproca comprensione fra i popoli, nel rispetto delle diversità e in nome di una sincera vocazione alla pace, all´amicizia fra i popoli e alla tutela delle culture e delle lingue cosiddette minori. Tra i premiati degli ultimi anni Tiziano Terzani, Claudio Abbado, Luca Zingaretti, Moni Ovadia, Ennio Remondino, Gianfranco D´Anna, Manuela Dviri.

Ancona, 8 maggio 2008

Aldo Grassini (maldekstre) kun iuj membroj de Estraro de la EMG (2005)
Aldo Grassini (a sin.) con alcuni membri del Direttivo del GEM (2005)

Ufficio Stampa, "Premio Zamenhof le voci della pace": Marisa Verducci - Lorenzo Morini, Ancona""
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