Da Marco Menghini Presidente GEM (Gruppo Esperantista Marchigiano): esperantisti-marchigiani@yahoogroups.com
"Vi trascrivo, qui sotto, l'ordine del giorno proposto da Claudio Mari e approvato dal Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino.
Un caloroso ringraziamento a Claudio a nome mio personale e per conto del nostro Gruppo."
Il Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino
- il Politecnico di Torino ha soppresso il corso di laurea in "ingegneria tessile" di Biella tenuto in italiano sostituendolo con un analogo corso tenuto in lingua inglese,
- nella sede di Vercelli il corso di laurea di "ingegneria elettronica" dal secondo anno sarà tenuto esclusivamente in lingua inglese,
- per il primo corso di suddetta laurea, come per gli altri corsi in cui vi sia l´opzione italiano/inglese i cittadini italiani che sceglieranno l´inglese non pagheranno le tasse universitarie, mentre quelli che opteranno per l´italiano pagheranno la tassa (1500 euro),
considerato che
- è aberrante e inaccettabile questa istigazione all´abbandono della propria lingua madre,
- l´introduzione dell´inglese come lingua privilegiata nelle scuole e università italiane ridurrà l´italiano a lingua di secondo rango intaccando alle fondamenta il patrimonio culturale, sociale ed economico dello Stato Italiano, mandando al macero generazioni di italiani che hanno creduto e si sono battuti per un´Italia unita e consapevole,
- in breve tempo verrà persa la capacità di comprendere oltre 700 anni di letteratura italiana e la storia che ne fa parte; i tanti che nel mondo studiano l´italiano non solo per avvicinasi al nostro grande patrimonio di cultura umanistica , ma anche alle conoscenze scientifiche che sottendono alle produzioni italiane il cui prestigio è noto in tutto il mondo, senza parlare della qualità della vita che rende l´Italia fra i paesi più ammirati e vivibili, abbandonerebbero ben presto la lingua di Dante e Boccaccio; le stesse produzioni italiane avrebbero un calo di prestigio, come del resto il turismo,
- il passo conseguente, la scelta dell´inglese come lingua ufficiale di comunicazione in ambito europeo condannerebbe l´Italia a una evidente marginalità, mentre il vantaggio goduto nei concorsi dai parlanti inglese come lingua madre, determinerebbe una classe dirigente europea prevalentemente anglosassone;
- tutto ciò è palesemente inaccettabile e infatti
- tutto ciò, forse, non risolve il problema della necessità una lingua neutra di comunicazione in ambito comunitario, che pertanto non può però essere una lingua che avvantaggia qualcuno a sfavore della maggioranza,
- se si vuole favorire l´interculturalità dei giovani, è d´altro canto possibile organizzare corsi paritari fra stati diversi con scambio di docenti,
tutto ciò premesso
- si criticano le scelte discriminatorie nei confronti della lingua italiana del Politecnico di Torino.
Da: Andrea Fontana fontanaandrea@fastwebnet.it
A:
(Dibattito sull'Esperanto ascoltabile in rete)
Anno internazionale delle lingue: l'Esperanto è una lingua che salva le lingue materne dall'estinzione?
Hanno dibattuto il tema: Andrea Gilardoni, professore di Storia e Filosofia; Nicola Ruggiero, poeta e studente di interlinguistica. Sono intervenuti anche i membri dell'Arci Esperanto Andrea Montagner , Marco Picasso e Andrea Fontana. Il dibattito si è svolto in occasione del secondo congresso di Arci Esperanto (www.arciesperanto. it), ad Assago (MI), Domenica 3 Maggio 2008.
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LA REGISTRAZIONE AUDIO DELL'EVENTO PUO' ESSERE ASCOLTATA ALLE PAGINE:
www.ipernity. com/doc/ancxjo. pac-horano/ 1935818/in/ album/46975 (prima parte)
www.ipernity. com/doc/28233/ 1936043/in/ album/46975? from=1935818 (seconda parte)
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Visitate anche "Radio Anĉjo Esperanto", alla pagina:
http://www.ipernity .com/doc/ ancxjo.pac- horano/album/ 46975?from= 1935818
Ma non parlano già tutti Inglese, come anche sottolinea il rapporto? Certo l'Inglese è oggi una realtà, ma cent'anni fa l'impressione era che tutti parlassero già Francese ed incomincia a farsi strada la sensazione che tra poco tutti parleranno Cinese. L'Esperanto obbedisce ad un'altra logica: essenzialmente l'eguaglianza tra tutti gli uomini, le loro culture e le loro lingue.
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Federazione Esperantista Italiana - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
(**) Questo aricolo, speditomi dall'amico Marco Menghini senza indicare l'autore, a giudicare dallo stile e dalla provenienza, sicuramente è stato scritto dal Presidente FEI Renato Corsetti, al quale ho già dedicato un post il 4 aprile scorso.
Aggiornamento a oggi 11 maggio:
Ricevo all'indirizzo: "esperantisti-marchigiani@yahoogroups.com":
""COMUNICATO STAMPA- Aldo Grassini (Vicepresid. FEI - n.d.s.) in RAI a parlare della lingua Esperanto e del Premio Zamenhof di Ancona.
http://www.radio.
(Selezionare "GR Parlamento delle ore 8" e spostare il cursore audio a circa metà corsa, al minuto 18°,50 per centrare l'inizio dell'intervista ad A. Grassini)
Al GR Parlamento delle ore 8 di domenica 11 maggio, Aldo Grassini è intervenuto sulla lingua Esperanto e sul Premio "Zamenhof le voci della pace" che si tiene ad Ancona. La giornalista RAI Mariù Safier chiede a Grassini come è nato l´Esperanto e se oggi può considerarsi un´utopia in un mondo dilaniato da guerre e con sempre nuove barriere ed incomprensioni, "L´Esperanto è tuttora attuale ed attuabile. Una lingua comprensibile a tutti e, soprattutto molto facile da apprendere in breve tempo, potrebbe essere un vero traguardo. Certamente ciò ridimensionerebbe poteri ed influenze... Basti solo pensare all´uso della lingua inglese nell´informatica." Grassini accenna poi al fatto che la Federazione Mondiale dell´Esperanto non ha certamente rinunciato o ha archiviato i propri propositi. Alla Safier Aldo Grassini indica perché la Federazione Esperantista Italiana (F.E.I.) ha istituito il Premio di Ancona, intitolato al nome e alla figura dell´ideatore dell´Esperanto Ludovico Lazzaro Zamenhof (1859/1917). Il Premio, giunto alla sesta edizione, viene infatti assegnato ogni anno a cittadini italiani che si sono distinti per l´impegno alla cooperazione e alla reciproca comprensione fra i popoli, nel rispetto delle diversità e in nome di una sincera vocazione alla pace, all´amicizia fra i popoli e alla tutela delle culture e delle lingue cosiddette minori. Tra i premiati degli ultimi anni Tiziano Terzani, Claudio Abbado, Luca Zingaretti, Moni Ovadia, Ennio Remondino, Gianfranco D´Anna, Manuela Dviri.
Ancona, 8 maggio 2008
Aldo Grassini (a sin.) con alcuni membri del Direttivo del GEM (2005)
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