28 ottobre 2007

VORREI ANCORA SCRIVERE UN BLOG BILINGUE, MA… C’È UN GROSSO “MA“!.

Io conosco molti blog di esperantisti di tutto il mondo. Alcuni occasio- nalmente li frequento. Se non altro per curiosità, visto che qualsiasi lingua madre parlino, riesco a leggere ciò che scrivono in Esperanto. Un paio li ho linkati in questo mio blog perché sono tra quelli che hanno pubblicato un nutrito elenco di blogger esperantisti. Su uno di questi due, il titolare mi ha fatto la cortesia di inserire anche il mio link. L’altro l’ho contattato due volte, mesi fa, per lo stesso motivo, ma non mi ha ancora inserito nella sua lista. Ovviamente non ho insistito.

Tra i tanti siti che si occupano della lingua di Zamenhof e dei suoi nobili ideali, ce n'è uno che fa parte della sconfinata collezione Wikia, nato dalla costola esperantista di Wikipedia: “WIKIA – La malferma Esperanto-komunumo”, che pubblica una lista di indirizzi di molti altri siti e dei bloggers esperantisti che hanno voluto registrarsi. Anch’io ho provato più volte a inserire il mio nome e indirizzo… niente da fare! Il sistema mi impedisce di scriverlo correttamente così come è registrato su BLOGGER: "http://fortikajxuloesperantablogo.blogspot.com/", dove la jx sta al posto della ĵ dato che il codice caratteri di BLOGGER (come del resto molti dei codici di scrittura e la maggior parte delle tastiere esistenti) non riconosce questa consonante dell’Esperanto (simile alla j francese). Va detto che, siccome la "x" in Esperanto non esiste, essa spesso fa le veci degli accenti per le sei lettere accentate della lingua (ĉ, ĝ, ĥ, ĵ, ŝ, ŭ, / Ĉ, Ĝ, Ĥ, Ĵ, Ŝ, Ŭ, – ovvero: cx, gx, hx, jx, sx ux / Cx, Gx, Hx, Jx, Sx, Ux) quando i codici dei vari sistemi (soprattutto nelle e-mails) non li riconoscono.

E sapete perché non sono riuscito a far accettare il mio indirizzo al sistema di registrazione di WIKIA? Incredibile a dirsi! Perché WIKIA fa il contrario di BLOGGER e converte automaticamente la jx in ĵ, con il risultato che linkando l’indirizzo così corretto dal sistema: "http://fortikaĵuloesperantablogo.blogspot.com/" si ottiene “Indirizzo non trovato“! Non c’è via di scampo, se non quella di cambiare completamente indirizzo, col rischio (o la fortuna, secondo i punti di vista) che nessuno mi ritrova più.

Ma veniamo finalmente al grosso “MA“. Nel mondo qualcosa si muove. Potrei dire che più di qualcosa si sta muovendo. Ripeto, ci sono tantissimi blog di esperantisti, e un’infinità di siti che hanno a che fare con la lingua internazionale. Digitando "Esperanto" in uno dei più potenti motori di ricerca si aprono una quarantina di milioni di pagine! Internet, ancora una volta, si rivela uno strumento preziosissimo. L’Esperanto e la cultura che gli ruota intorno si fa strada sulla rete… è un mare magnum di notizie, curiosità, scambi culturali in ogni branca dello scibile, informazioni, amicizie, bizzarrie, ecc. ecc. MA… ALLORA PERCHE’ INTORNO AL MIO BLOG AVVERTO UNA CAPPA DI PESANTISSIMA ESPERANTISTISTICA INDIFFERENZA???

Non uno degli esperantisti passati dal mio blog, se mai ce ne sia passato qualcuno, che abbia lasciato due parole di commento. Nemmeno quelli a cui io ho corrisposto. Debbo dedurne che i miei argomenti non interessano. E’ vero che per ragioni di “privateco“ (e di riservatezza mia, forse eccessiva), ho evitato di comunicare il mio indirizzo agli amici e ai conoscenti esperantisti italiani. Con essi il rapporto è diverso e non può essere intrattenuto con un blog.
In fondo il mio scopo era quello di instaurare un rapporto con altri esperantisti sconosciuti senza dover rinunciare all’amicizia delle persone di cui ho parlato nel post del' 11 ottobre. Sperando inoltre di coinvolgere qualcuna di queste ultime. Da qui l’idea di un blog bilingue.

NON CI SONO RIUSCITO! Mentre funzionano benissimo gli scambi con la posta elettronica, estremamente facilitati dalla iscrizione collettiva ai siti di appartenenza (solo su “Lernu!“ siamo alcune decine di migliaia), il blog bilingue è un mezzo fallimento. Non lo è del tutto, per fortuna, perché nell’altra metà, quella rivolta ai corrispondenti italiani non esperantisti, mi ritrovo tra amici che… …beh, non sto a ripetere quanto ho già detto in precedenza. Ed è solo per loro che vale la pena di continuare.

D'accordo!
Però… “vorrei ancora scrivere (non inutilmente) un blog bilingue“.


(La traduzione dei testi inseriti nelle immagini le trovate scorrendo i titoli delle stesse immagini nella colonna di destra)

15 ottobre 2007

DEDIKU ANKAŬ NI PENSON AL LA PROBLEMO DE KLIMATAJ ŜANĜIĜOJ.

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Dedichiamo anche noi un pensiero al problema dei mutamenti climatici.
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Artemisia, karan blogan amikinon, invitis ciuj ni aligi al iniciato proponita far “Blog Action Day“ (Vidu http://blogactionday.org/ ) kiuj, sekve de la intereso elvokita post aliuĝo de Nobelpremio por Paco 2007 dediĉita al Medifendo, preĝpetis ni skribi poston pri unu kaj pli problemoj koncernanta la temo.
Mi elektis de paroli de senkohereca kondukto, sed mi povus diri “ambiguan aŭ hipokritan kondukto“ kiu, laŭ mi, karakterizas multajn personojn, ankaŭ kiuj parole sin deklaras sentemaj pri problemo de medio.
Ĉi tiu estas mia malnova fiksideo kiu daŭrigas kirliĝi en mia kapo, kaj ŝajnas al mi ke pli la problemo pligraviĝas kaj pli kreskas la personojn kiun akvon predikas kaj brandon trinkas, multan brandon!
Laŭ mi venkis sekvantan pensmanieron: “En la mondo ni estas pli ol ses miliardoj da uloj, mi estas unu, unu sablero en dezerto… kiajn damaĝojn vi volas ke mi faras? Estas aliaj miliardoj da homoj kiuj detruas la mondo!“

Ĉi tiu rezonado, kiu mi ne scias diri se estas pli egoista aŭ pli stulta, agi tiel ke estus miliardoj da potencialaj egoistuloj aŭ stultuloj kiuj iom post iom kontribuas detrui la teron, sed
por sin liberi konsciencon, konfortas ili mem kredi ke ĉiuj aliaj estus respondecaj de alarma stato en kiu ni igis la planedon.

Mi faros malgrandan demonstracian ekzemplon kiu mi havis la okazon fari antaŭe.
En mia lando ekzistas belegan anglastilan parkon kun tri enirejoj, unu estas ĉarpasejo kaj du estas piedpasejo. Ĝuste apude al unu de piedpasejo, kie poste oni ĝiras por malsupreniri al parteron (la plej frekventitan areon), ekzistas belega arbo de taksuso nun jam centjara kju alprenis kuriozan aspekton de ombrelo poste kiam multaj da uloj kiuj turniĝis ĝin deŝiris tufeton aŭ branĉeton. Ĝis la punkto kiu la taksuso riskis de morti tute malmulthara (por tiel diri, ĉar fakte ĝi neniam kuris tiun danĝeron ĉar estas granda kaj robusta, se ĝi estus pli juna nun eble ne plu ekzistus). Post kelka tempo la ĝardenisto fermis la piedpasejo deviginte la pasantoj je eniri tra la ne distanca ĉarpasejo. La arbo redensigis sin eĉ se konservinte sian ombrelan aspekton.
Nun mi kredas ke se ni akuzus de tentita taksusicido unu el kiuj elradikigis la arbon, certe li dirus ke la delikton estis realigita far ĉiuj aliaj pasantoj kiuj duondetruis la taksuson, li faris nur truskenon…

Ĉi tiu reala ekzemplo kiu mi faris povas esti plivastigita al cento, milo da similaj konduktoj. Por ekzemplo kiam oni ĵetas botelojn aŭ plastaj saketoj ĉie aŭ kiam oni eligas molestajn bruojn aŭ kiam oni ĵetas en la rubujon danĝerajn substancojn aŭ obiektojn, k.c.

Jen ĉar mi parolas de ambiguo aŭ hipokrito. Substituiĝas ene al ni istinktan sintenon de sinabsolvo bazita sur stulta konvinkiĝo ke ĉiu el ni tiel ke ni estas unuopulo estas nenocita. Dume la aliaj amase estas ruinigaj. Kaj ni bele nin sineskludas el tiu detruinta amaso.
Ambigueco, hipokriteco kaj bona dozo de idioteco... restas malmulto direnda!

Ĉu vi pensas ke ĉiu ĉi rezonado estus ekscesa? Bone mi esperas ke vi pravus, tamen la fiksideo restas en mia kapo kaj ne volas foriri!
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Artemisia, una cara amica di blog, sabato scorso ci ha invitato ad aderire ad una iniziativa promossa da “Blog Action Day“ (vedi http://blogactionday.org/ ) che, sulla scia dell’interesse suscitato dall’assegnazione del Nobel per la Pace 2007 dedicato alla difesa dell'Ambiente, ci prega di scrivere un post su uno o più problemi attinenti al tema.

Io ha scelto di parlare dell’incoerenza di comportamento, ma potrei dire “ambiguità o ipocrisia di comportamento“ che secondo me caratterizza molte persone, anche quelle che a parole si dichiarano ecologiste e sensibili al problema dell’ambiente.
E' un mio vecchio pallino che continua a frullarmi nella testa, E mi pare che più il problema si aggrava e più cresce il numero di persone che predicano bene, ma razzolano male; molto male!
Secondo me la mentalità prevalente è la seguente: “Nel mondo siamo oltre sei miliardi di esseri umani, io sono uno, un granello di sabbia nel deserto… Che danni volete che faccia io? Sono gli altri miliardi di persone che distruggono il mondo!“
Questo ragionamento, che non saprei dire se è più egoistico o più cretino, fa sì che potenzialmente ci siano miliardi di egoisti o stupidi che a poco a poco contribuiscono a distruggere il pianeta, ma p
er liberarsi la cattiva coscienza, gli fa comodo credere che siano tutti gli altri i responsabili del preoccupante stato in cui abbiamo ridotto la nostra terra.

Farò un piccolo esempio dimostrativo che ho avuto occasione di fare anche in passato.
Al mio paese esiste un bellissimo parco all’inglese con tre ingressi, uno carraio e due pedonali. Proprio accanto a uno dei passi pedonali, dove poi si gira per scendere al parterre (la zona più frequentata), c’è un bellissimo albero di tasso ormai secolare che ha assunto una curiosa forma ad ombrello poiché molti di quelli che gli giravano intorno strappavano un ciuffetto o un rametto. Fino al punto che il tasso ha rischiato di morire tutto spelacchiato (faccio per dire, perché in realtà non ha mai corso questo pericolo perché è grande e robusto, se fosse stato più giovane ora non ci sarebbe più). Ad un certo punto il giardiniere ha chiuso il passaggio obbligando i pedoni ad entrare dal passo carraio a poca distanza. L’albero si è rinfoltito pur conservando la sua buffa forma ad ombrello.
Ora io credo che se noi accusassimo uno di coloro che sbarbicavano l’albero di tentato tassicidio sicuramente direbbe che il delitto lo hanno commesso tutti gli altri passanti che hanno massacrato il tasso, lui ha fatto solo un graffietto…

Questo esempio reale che io ho fatto può essere esteso a centinaia, migliaia di comportamenti simili. Per esempio quando si gettano bottiglie o buste di plastica in giro ovunque o quando si emettono rumori molesti o quando si buttano nei cassonetti sostanze o oggetti pericolosi, ecc. Ecco perché parlo di ambiguità e di ipocrisia. Subentra in noi un istintivo atteggiamento di autoassoluzione basato sulla stupida convinzione che ciascuno di noi in quanto singolo è innocuo. Mentre gli altri in massa sono deleteri. E noi bellamente da quella massa distruttiva ci autoescludiamo.
Ambiguità, ipocrisia e una bella dose di imbecillità... non c’è che dire!

Pensate che tutto questo mio ragionamento sia esagerato? Bene spero che abbiate ragione, tuttavia il pallino mi rimane fisso in testa e non c’è verso di scacciarlo!

12 ottobre 2007

LA HISTORION DE JAKOBO: ANKORAŬ EKZEMPLON DE BELA ITALIO.

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La Storia di Giacomo: ancora un esempio di bella Italia.
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Hieraŭ, mi aŭskultinte la Tĵ –Markio, havis plezuron de ekscii alian belan historion, simila (sed ne same tragika) al tiu de knabino Elisa Ĉerreti, mortinta la pasintan junion antaŭ nelonge de elteni diploman tezon ĉe Akademio de Belaj Artoj de Maĉerata. Mi ĝin parolis antaŭe, vi memoras?
Tiutempe la Instituto decidis de honori ŝian memoron konsentinte al ŝi de elteni kaj superi ekzamenon post mortem pere de alia persono (ŝia prof. referanto de la tezo). Belan kaj kortuŝan iniciaton!

Bone, hieraŭ la bona sciigo rilatis Jakobo (Giacomo), knabo al kiu, malgraŭ siaj problemoj de aŭtismo, kiuj al mi ŝajnis iom tro seriozaj, oni donis eblezon de frekventi fakultaton de geologiaj Sciencoj ĉe la Universitato de Kamerino (Camerino - MĈ).

Mi retrovis en interreto artikolon kun pli grandaj detalaj sciigoj kiu mi marĝene signalas vin kaj invitas legi ĝin, Tamen mi preferas citi laŭ memoro kaj raporti tiom mi aŭskultis je la Tv.
La kazo estis eldirita kiel eksterordinara por sia rareco, sed ebligita danke al bona volo kaj al financa sindevigo de Institucioj kaj regiona/provinca nivelo, kaj naciona nivelo (precipe de As. Klematis (Clematis) ĉe Popola Banko de Bergamo) kiuj garantias la kovron de financaj ŝarĝoj konvenaj al la kazo. Ŝarĝojn kiujn familio absolute ne povus garantii.

Sed kiu permesis miraklon estis sindevigoj kaj sinoferadoj de patrino de Jakobo, Maria Rosaria. Kvietan kaj afablan sinjorinon, sed fortan kaj decideman kiu nun, feliĉega, esprimis ŝian tutkoran dankon al tiuj kiuj permesis ke ŝian filon estus traktita kiel ĉiuj aliaj.

Fakte Jakobo, al demandoj de kronikisto kiu petis lin de mallonge paroli pri sia travivaĵo, respondis per komputilo diririnte interalie: Min plaĉas studi ĉar tio permesas min ankaŭ de resti kun miaj samaĝuloj. Jes mi volas sukcesi preni magistrecon pri Geologio.


MULTAJN BONDEZIROJN JAKOBO!

(Por aliaj informiĝoj vidu:)

http://www2.comune.venezia.it/letturagevolata/newsletter/index.asp?scelta=leggi&idarticolo=13627&idrassegna=3&archivio=1&idmenu=7

Ieri, ascoltando il Tg-Marche, ho avuto il piacere di apprendere un’altra bella storia, simile (ma non ugualmente tragica) a quella della ragazza Elisa Cerreti, morta nel giugno scorso poco prima di sostenere la tesi di diploma all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Ne avevo parlato, ricordate?
Allora l’Istituto decise di onorarne la memoria concedendole di sostenere e superare l’esame post mortem tramite interposta persona (il suo prof. relatore della tesi). Bella e commovente iniziativa!

Bene, ieri la buona notizia riguardava Giacomo, un ragazzo di 26 anni al quale, nonostante i suoi problemi di autismo, che mi sono sembrati piuttosto gravi, è stata data la possibilità di frequentare la facoltà di Scienze gelogiche dell’Università di Camerino (MC).

Ho rintracciato nella rete un articolo con notizie più dettagliate che vi segnalo a margine e vi invito a leggere, tuttavia preferisco andare a memoria e riferirvi quanto ho sentito alla Tv.
Il caso è stato presentato come eccezionale per la sua rarità, ma reso possibile grazie alla buona volontà e all’impegno, anche finanziario di Istituzioni sia a livello regionale e provinciale, sia nazionale (soprattutto dell’Ass. Clematis presso la Banca Popolare di Bergamo) che garantiscono la copertura degli oneri finaziari idonei al caso stesso. Oneri che la famiglia non avrebbe potuto assolutamente garantire.
Ma chi ha permesso il miracolo sono stati l’impegno e il sacrificio della mamma di Giacomo, Maria Rosaria. Una signora pacata e gentile, ma forte e determinata che ora, felicissima, ha espresso il suo sentito ringraziamento a chi ha fatto sì che il suo ragazzo fosse trattato come tutti gli altri.
Infatti Giacomo, alle domande del cronista che gli chiedeva di parlare brevemente della sua vicenda, rispondeva tramite un computer dicendo tra l’altro: “Mi piace studiare anche perché mi permette di
stare con i miei coetanei. Sì voglio riuscire a prendere la laurea in Geologia.“

AUGURI GIACOMO!


(per maggiori informazioni vedi:)

http://www2.comune.venezia.it/letturagevolata/newsletter/index.asp?scelta=leggi&idarticolo=13627&idrassegna=3&archivio=1&idmenu=7

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11 ottobre 2007

SALUTON KARAJ BLOGAJ GEAMIKOJ…

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Ciao cari amici e amiche di blog…

Mi donas vivosignon poste unu paro de silentemaj semajnoj.

Mi legis viajn mesaĝojn. Antaŭ ĉio mi volas ĉiujn danki ĉar vi min disdonas vian amikecon, kaj tute speciale mi dankas tiujn de vi kiuj esprimis al mi amemajn vortojn. Mi ne meritas ilin, mi valoras malplimulte ol kiom vi pensas, sed ili plaĉas al mi kaj mi ilin akceptas kaj kore reciprokas.

Mi pensis de “celebri“ laŭ mia maniero, post unu deko de tagoj, mian unuan jaron de “pasiva“ blogo (mi komencis la “aktivan“ blogon la pasintan junion). Poste mia foresto nun la okazo estas favora por fari ĝin, memorigante kiam antaŭ unu jaro mi havis eblecon de koni, antaŭe private, poste en sia blogo: “Il Ringhio di Idefix“, Luĉiano Komida (Luciano Comida), kiu, sen ofendon por ciuj la aliaj kaj parafrazante maljunan reklamon, “li estis la prima kaj restis la plej bonan“. Pli mi pensas tion kaj pli mi ekkonscias de estis vere bonŝanca, ĉar peri Luĉiano, kiu estas vera sinjoro, mi konis ĉiujn vin.

Mi volus diri nomon de ĉiuj kiuj mi ekkonis en Italio pere de la blogoj unu jaron poste mia “eniro en la batalkampo“, aŭ ekde mia virtuala rilato, sed vera kaj viva, kun bonegaj personoj kiujn la mondo de blogoj (oni sciante serĉi kaj elekti) donas eblecon kaj plezuron de ekkoni.

Vi kiuj lastatempe ekkontaktis min sen min trovi: Tereca (Tereza), fandobombono (caramella fondente), Lorenco (Lorenzo), Ĉikalone (Cicalone), Ĝiŭlio en Kanado (Giulio nel Canada), Artemisia, Finacio (Finazio), Nikola Ĝiordano (Nicola Giordano)…

Kaj ankaŭ multaj aliaj: Ŝipione (Scipione), Paola de katoj, Eeka, Markob (Marcob), Caŭberei (Zauberei), Daniela Pinkera (Pinchera), VirQuam, Franĉesk0 (Francesc0), Maksimo Maŭgeri (Massimo Maugeri), Franĉeska01 (Francesca01), Unodiĉinkve (Unodicinque), Tafanus… kc. kc. (ekskuzu min tiuj kiuj mi estas forgesante).

Iu petos sin kial do mi ne estis en la “batalkampo“ dum lasta periodo. Nu, mi havis koncentradon de aferoj, iuj plaĉaj aliaj malpli plaĉaj. Tiuj plaĉaj koncernis preparadon kaj poste partoprenon al plej grava festo kiu oni celebras en mia lando. Estas vinberfesto je tri tagoj kiu en variaj manieroj kuntrenas ĉiujare
konsistan parton de loĝantaro de la Komunumo. Krom la delegoj de amikaj kaj ĝemeligita Komunumoj. Tuj poste, mi kaj mia edzino, helpis nian filinon Luĉia kiu translokis de ĉi tie kie ni loĝas kaj de Bolonjo kie Luĉia vivis je pluraj jaroj kaŭze de studoj, al Padovo, kie ŝi nun kunvivas kun sia knabo. Poste aldoniĝis aliajn malpli plaĉajn sindevigojn, pri kiuj, vi pardonu min, sed mi preferas ne paroli. Mi diras nur ke eble (mi esperas ke ne) ili devigus min malpliigi la ritmon de miaj blogaj frekventadoj.

Do mi volas festi kun vi mian unuan blogan datrevenon:

- kun la bravaj geknaboj de ĉiuj la aĝoj kiuj mi menciis kaj kun kiuj min kunigas amikeco, estimo, kaj afinecoj de ideoj kaj de sentoj;

- kun la konstruaj kritikantoj (iuj ekzistas);

- kaj ankaŭ kun la kuraĝaj ĝenantaj anonimuloj kiuj strange malabundas.

Saluton al ĉiuj!

Irnerio

PS: Mi volas memorigi ankaŭ kelkajn frekventantojn de blogoj kun kiuj mi faris amikecon kaj kiuj iom post iom sin perdis inter meandrojn de retejo sen postlasi spurojn: Arvid, El Niño kaj iuj aliaj de kiuj nun jam mi malmemoras nomojn.

Ĝis revidon (ne adiaŭ) ankaŭ al ili.

(La fotoj estas tiuj de Pacomarŝo
Perugia-Assisi de la pasinta dimanĉo)

Mi rifaccio vivo dopo un paio di settimane di silenzio.

Ho letto gli ultimi messaggi. Prima di tutto voglio ringraziarvi tutti perché mi concedete la vostra amicizia, e in special modo quelli di voi che hanno espresso nei miei confronti parole di affetto. Non le merito, valgo molto meno di quanto voi immaginate, però fanno piacere e le accetto e ricambio di cuore.

Avevo pensato di ”celebrare“ a mio modo, fra una decina di giorni, il primo anno di blog “passivo“ (quello ”attivo” l’ho iniziato nel giugno scorso). Dopo la mia assenza l’occasione è buona per farlo adesso, ricordando quando un anno fa ho avuto modo di conoscere, prima in privato, poi nel suo blog: “Il Ringhio di Idefix”, Luciano Comida, che, senza offesa per tutti gli altri e prafrasando una vecchia reclame della “Ferrero”, “è stato il primo e resta il migliore“. Più ci penso e più mi rendo conto di essere stato veramente fortunato, anche perchè tramite Luciano, che è un vero signore, ho conosciuto tutti voi.

Vorrei fare il nome di tutti coloro che ho conosciuto in Italia attraverso i blog in circa un anno dalla mia “
discesa in campo“, ovvero dal mio rapporto virtuale, ma vero e vivo, con splendide persone che il mondo dei blog (sapendo cercare e scegliere) dà la possibilità e il piacere di conoscere.

Voi che mi avete contattato ultimamente senza trovarmi: Tereza, caramella fondente, Lorenzo, Cristiana, Cicalone, Giulio nel Canada, Artemisia, Finazio, Nicola Giordano...

E poi tanti altri: Scipione, Paola dei gatti, Eeka, Marcob, Zauberei, Daniela Pinchera, VirQuam, Francesc0, Massimo Maugeri, Francesca01, Unodicinque, Tafanus…ecc. ecc. (mi scusino coloro che sto dimenticando).

Qualcuno si sarà chiesto come mai non ero “in campo“ in quest’ultimo periodo. Ebbene, ho avuto una concentrazione di cose da fare, alcune piacevoli altre meno. Quelle piacevoli hanno riguardato la preparazione e poi la partecipazione alla più importante festa che si celebra nel mio paese. Una sagra dell’uva di tre giorni che, in un modo o nell’altro, coinvolge ogni anno una parte consistente dell’intera popolazione del Comune. Oltre alle delegazioni di Comuni amici e gemellati.
Subito dopo, io e mia moglie, abbiamo aiutato nostra figlia Lucia a traslocare da qui dove abitiamo e da Bologna, dove Lucia ha vissuto per diversi anni per motivi di studio, a Padova, dove ora convive con il suo ragazzo. Abbiamo trasportato tutto il traspostabile e… , morale della favola, altri tre giorni di intenso lavoro. Poi sono sopraggiunti altri impegni meno piacevoli, dei quali, mi perdonerete, ma preferisco non parlare. Dico solo che forse (spero di no) mi costringeranno a rallentare il ritmo delle mie frequentazioni bloggistiche.

Dunque voglio festeggiare con voi il mio primo bloganniversario:

- con i bravi ragazzi e ragazze di ogni età che ho nominato e con i quali mi accomuna amicizia, stima e affinità di idee e di sentimenti;

- con i critici costruttivi (qualc’“uno“ ce n’è);

- e anche con i coraggiosi anonimi disturbatori che stranamente scarseggiano.

Ciao a tutti!

Irnerio

PS: Voglio anche ricordare alcuni frequentatori di blog con cui avevo fatto amicizia e che a poco a poco si sono persi nei meandri della rete senza lasciare traccia: Arvid, El Niño e qualcun altro di cui ormai mi sfugge il nome.

Ciao (non addio) anche a loro.

(Le foto sono quelle della Marcia della
Pace Perugia-Assisi di domenica scorsa.)