UNIVERSALE DI ESPERANTO, SECONDO OTTO PARLAMENTARI BRITANNICI
15 febbraio 2010, riceviamo dalla FEI (Federazione Esperantista Italiana) il seguente comunicato stampa.
"Premio Nobel per la Pace all'Associazione Mondiale di Esperanto (UEA) secondo otto parlamentari britannici.
Otto parlamentari britannici hanno proposto al comitato per il premio Nobel per la Pace di assegnare il premio del 2010 alla Associazione Universale di Esperanto. Gli otto parlamentari, alcuni molto noti nel Regno Unito, sono (il partito è indicato accanto ad ognuno):
Andrew Smith, Partito Laburista
Austin Mitchell, Partito Laburista
Bill Etherington, Partito Laburista
Oliver Heald, Partito Conservatore
Charles Kennedy, Partito Liberal-democratico
Lord Bob Maclennan, Partito Liberal-democratico
Lord Robin Corbett, Partito Laburista
Roger Gale, Partito Conservatore
L'Associazione Universale di Esperanto (UEA) ha sede in Olanda e rappresenta il Movimento Esperantista all'ONU e all'Unesco.
In Italia l'Esperanto è rappresentato dalla Federazione Esperantista Italiana (FEI), che è un ente morale con D.P.R. n. 1720 del 28.6.1956, senza fini di lucro, articolato in una quarantina di gruppi in tutta l'Italia."
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Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
www.esperanto.it, ufficio.stampa@esperantoitalia.it
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7 commenti:
Dare il Nobel agli esperantisti sarebbe una bellissima scelta politica. Sicuramente il mese dopo non aumenterebbero le truppe in Afghanistan...
Puoi giurarlo Michael!
Ovunque "vai" sei sempre forte!
Ve lo meritereste!
Anche un Nobel per l'entusiasmo e la serietà che vi accomuna.
Cristiana
Sarebbe veramente bello... tu dici che è un sogno... ma i sogni spesso si avverano.. ed io te/me lo auguro di cuore.
Un saluto!
Grazie Gabriella per il tuo incoraggiante commento.
Infatti il tuo "te/me lo auguro" mi incoraggia a ricordare a te e agli altri che passano di qua che il sogno di cui parlavo è un sogno collettivo e che bisognerebbe sognarlo insieme e in molti (come ti accennavo ieri).
Ma se c'e una cosa che non si può né programmare, né comandare, questa è il sogno.
Però se ne può parlare, e magari parlandone e riparlandone si finisce (anzi, si comincia) a sognare insieme, appunto.
Si è proprio così e parlarne insieme che questo tipo di sogno si rafforza sempre di più.
Si hai ragione vivo in una città di mare che è famosa in tutto il mondo per il suo bellissimo golfo.. sono di Napoli..
Un saluto e buona serata!
Beh!.. ti dirò ultimamente il mare lo vedo anche io da lontano pur avendolo così vicino, sai accudisco la mia mamma che ha quasi 90 anni e non posso lasciarla sola.
Un saluto e buon fine settimana!
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