12 aprile 2010

Scomparso da trent’anni, ma così lungimirante che aveva previsto tutto:
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GIANNI RODARI:
23.10.1920 – 14.04.1980



Gianni Rodari, nato a Omegna prov. di Novara (oggi prov. di Verbania) nel 1920, dopo una esperienza di insegnamento elementare, lavorò come giornalista all’”Unità” e a “Paese sera” e scrisse per l’infanzia, curando anche alcuni programmi per bambini della RAI. Diresse il “Pioniere”, settimanale illustrato per ragazzi, e il “Giornale dei Genitori”; collaborò lungamente al “Corriere dei Piccoli” e a “La Via Migliore”, diffuso periodico delle casse di risparmio italiane. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Andersen (1970), “Nobel” della letteratura per l’infanzia.

G. Rodari è morto a Roma nel 1980.

(Da http://www.valletrompia.it/esy/doc/88523/RODARI_2007.pdf )

Gianni Rodari

Il Paese dei bugiardi

(FILASTROCCA)

C'era una volta, là
dalle parti di Chissà,
il paese dei bugiardi.
In quel paese nessuno
diceva la verità,
non chiamavano col suo nome
nemmeno la cicoria:
la bugia era obbligatoria.

Quando spuntava il sole
c'era subito uno pronto
a dire: "Che bel tramonto!"
Di sera, se la luna
faceva più chiaro
di un faro,
si lagnava la gente:
"Ohibò, che notte bruna,
non ci si vede niente".

Se ridevi ti compativano:
"Poveraccio, peccato,
che gli sarà mai capitato
di male?"
Se piangevi: "Che tipo originale,
sempre allegro, sempre in festa.
Deve avere i milioni nella testa".
Chiamavano acqua il vino,
seggiola il tavolino
e tutte le parole
le rovesciavano per benino.
Fare diverso non era permesso,
ma c'erano tanto abituati
che si capivano lo stesso.

Un giorno in quel paese
capitò un povero ometto
che il codice dei bugiardi
non l'aveva mai letto,
e senza tanti riguardi
se ne andava intorno
chiamando giorno il giorno
e pera la pera,
e non diceva una parola
che non fosse vera.


Dall'oggi al domani
lo fecero pigliare
dall'acchiappacani
e chiudere al manicomio.
"E' matto da legare:
dice sempre la verità".
"Ma no, ma via, ma và ..."
"Parola d'onore:
è un caso interessante,
verranno da distante
cinquecento e un professore
per studiargli il cervello ..."
La strana malattia
fu descritta in trentatre puntate
sulla "Gazzetta della bugia".

Infine per contentare
la curiosità
popolare
l'Uomo-che-diceva-la-verità
fu esposto a pagamento
nel "giardino zoo-illogico"
(anche quel nome avevano rovesciato ...)
in una gabbia di cemento armato.

Figurarsi la ressa.
Ma questo non interessa.
Cosa più sbalorditiva,
la malattia si rivelò infettiva,
e un po' alla volta in tutta la città
si diffuse il bacillo
della verità.
Dottori, poliziotti, autorità
tentarono il possibile
per frenare l'epidemia.
Macché, niente da fare.
Dal più vecchio al più piccolino
la gente ormai diceva
pane al pane, vino al vino,
bianco al bianco, nero al nero:
liberò il prigioniero,
lo elesse presidente,
e chi non mi crede
non ha capito niente.


30° Anniversario della scomparsa di Gianni Rodari

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23 commenti:

Scipione ha detto...

Bellissime poesie!
Davvero per "bambini" di ogni età.
Ci aiutano a riflettere
Un saluto
Scipione

paola dei gatti ha detto...

è così, vero Irnerio?
La classe non è acqua
Accarezzo questo amico sulle orecchie poi vedo che effetto gli fa
Aristocratico Vlad!

delizioso, apparentemente semplice rodari!
già trent'anni che se ne è andatO?

Rocchegiano ha detto...

Che piacere ritrovarti qui Scipione!

Ti giuro che è vero: ieri sera, dopo molto tempo, avevo aperto il tuo blog e volevo lasciare un commento e un saluto (ed anche indicarti i miei nuovi indirizzi), poi non sapendo bene cosa scrivere, avevo rimandato.

Hai fatto prima tu a raggiungermi e di questo sono proprio contento.
Ti abbraccio,

Irnerio

Rocchegiano ha detto...

Non proprio, ma quasi Paola!

La frase in Esperanto era ispirata dalla mia " scherzosa presunzione" che avrebbe fatto all'aristocratico Vladimir un effetto anche migliore della lingua francese; infatti avevo scritto:

"La classe non è acqua...
Sussurra questa frase (in Eo) nelle sue orecchie e poi vedi che effetto gli fa.

Aristocratico Vlad!"

cristiana ha detto...

Che bel post,allegro e accattivante.
Chissà che non arrivi qui da noi un ometto tanto stravagante da riportarci alla verità e alla normalità.
Cristiana

Fabio ha detto...

Son sempre belle e attuali, ironiche e argute le opere di Gianni Rodari, un autore al quale sono molto affezionato. Un caro saluto, Fabio

Artemisia ha detto...

Ce sto.
Rodari ha accompagnato la mia infanzia e un po' sono riuscita a farlo leggere anche ai miei figli.

Gabry ha detto...

Quante poesie ho letto di Rodari, e rileggerle oggi è come ritornare bambina...

Un saluto e buon fine settimana!

Fabio ha detto...

Un caro saluto e...buon 25 aprile, Fabio

Fabio ha detto...

Oggi, ripassando da te, mi son riletto la filastrocca del Paese dei Bugiardi. E' proprio bella e rispecchia in tutto la situazione della nostro mondo che, alla fine, non cambia mai. Un abbraccio, Fabio

Fabio ha detto...

Ciao Irnerio come va? Oggi ho pubblicato un post illustrato coi disegni della mia bambina. Vieni e vederlo, se hai un momento. Un abbraccio, Fabio

Tereza ha detto...

Irnerio, carissimo amico mio, attendo tue notizie, ti ho scritto, non farmi preoccupare
un abbraccio grandissimo
Tereza

paola dei gatti ha detto...

sembra la descrizione dell'italia questa filastrocca!

un saluto accaldatissimo!

hai visto il filmato dei cani in spiaggia?

Fabio ha detto...

Ti auguro una buona estate e un buon Ferragosto, Fabio

Irnerio Esperantista ha detto...

Ciao carissimo Fabio,

è un periodo in cui sono quasi totalmente assente dal mondo dei blog;

Grazie per il tuo augurio che ricambio di cuore.

Irnerio

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che visito il tuo blog e mi piace molto, complimenti! avevo visto tempo fa dei tuoi commenti da Luciano-Idefix e devo dire che li ho sempre condivisi e, di conseguenza, hai tutta la mia simpatia per la querelle che hai in corso in questi giorni... solo un piccolo appunto per quanto riguarda il post su Rodari che riguarda una inesattezza nella biografia, infatti non è nato ad Omega ma ad Omegna che ai suoi tempi era in provincia di Novara, ma ora non più infatti adesso è in provincia di Verbania sulla sponda piemontese del lago Maggiore, dove abito io... ciao, Katia (ho messo il mio nome perchè non voglio risultare anonima... da Luciano sono "gaila")

Irnerio Esperantista ha detto...

Grazie "gaila" sei troppo gentile e spero di meritare la tua simpatia.
Per quanto riguarda Omegna, città in cui sono stato tanti anni fa, più che di inesattezza si tratta di un banale refuso che provvederò a correggere subito. Infatti se andavi a sbirciare nella versione esperantista del mio blog vedevi che lì il nome della città è giusto.
Ero un vecchio frequentatore del blog di Idefix e mi onoro di essere amico di Luciano.
Da moltissimi mesi disertavo il suo blog proprio perché stanco di subire insulti da Teppista (del quale conosco la vera identità), dettati da un odio paragonabile solo a quello del capo del "Partito dell'amore".
Tuttavia non mi sono mai abbassato al suo livello e spesso gli rispondevo con le armi dell'ironia e dell'autoironia, ma il suo odio era (ed è ancora) di una cattiveria quasi diabolica. Poi ho visto che continuava a vomitare insulti e farneticazioni contro di me identificandomi con "antiteppista". Ho pazientato a lungo, ma poi per chiarezza anche nei confronti dei tanti amici che incontravo nel blog di Luciano, ho sentito proprio il bisogno di sfogare la mia rabbia.

Grazie di nuovo "gaila", avevo bisogno di qualche parola di approvazione.

Irnerio

Irnerio Esperantista ha detto...

Scusami, mi era sfuggito che il tuo vero nome è Katia. Se hai un blog fammelo sapere, vorrei ricambiare questa tua graditissima visita.

Irnerio

Anonimo ha detto...

Non ho un mio blog, ma spero che potremo ritrovarci su quello di Idefix... forse è il caso che ci ripensi, perchè mi pare un peccato che per i deliri di uno e le scorrettezze dell'altra l'unica cosa che sta succedendo è che tu hai privato tutti noi del piacere di comunicare con te, visto che malgrado la tua assenza sia Teppista che Antiteppista continuano ad imperversare nel blog di Luciano, scusami se forse sono stata un pò indiscreta, ma al di là della tua vicenda personale mi dà molto fastidio vedere che la violenza finisce con l'annichilire il buonsenso, d'altra parte Teppista spara a casaccio dove capita, figurati che la prima e conseguentemente l'unica volta che gli ho risposto mi ha dato immediatamente dell'imbecille, da allora mi limito a fargli notare i suoi errori di sintassi ed ortografia...
quindi non conosco le ragioni dei vostri attriti ma penso di avere capito il problema con Antiteppista e spero tanto che tu non permetta alla rozzezza ed agli istinti più beceri di superare il buon senso e l'intelligenza... scusami ancora se sono stata invadente... ciao, Katia.

Irnerio Esperantista ha detto...

Sì, Katia, mi sa che tu hai ragione, ma c'è un altro paio di motivi che mi limita e a cusa dei quali ho rarefatto molto le frequentazioni nei blog di quasi tutti i miei più cari blogamici (se sei curiosa, i loro nomi li trovi nell'elenco qui a destra intitolanto appunto "BLOG AMICI E COLLEGAMENTI UTILI").
Purtroppo diversi tra loro hanno piano piano abbandonato, o stanno abbandonando, il web pur essendo (stati) titolari di blog estremamente interessanti.
E credo che uno dei suddetti motivi è il passaggio a facebook, cosa che ho fatto anche io dopo che per alcuni anni l'ho decisamente snobbato (se ti interessa ti dico come trovarmi sul social network e magari ti spiego perché mi sono anch'io convertito).
L'altro motivo è che ho perso un po' la carica, non sono più un giovincello e gli anni cominciano a farsi sentire (però lo spirito è buono).
Forse sto anche diventando logorroico e noioso...
Quindi chiudo con abbraccio caloroso anche se virtuale.
Ciao Katia
Irnerio

Giordano ha detto...

beh, se è solo per il demone teppista... come vedi io l'ho (metaforicamente) ammazato (e per un bel pezzo non si farà vedere)! l'arma dell'ironia è la più forte in assoluto. e non bisogna darla vinta alla menzogna (poi capisco pure che uno possa stancarsi di alcune cose...).
e pensare che a me lui non mi ha mai isulato (e ben altri sono stati)... pensa che ultimamente mi ero chiesto anche se la mia forma di ironia fosse stata TROPPO pesante (anche per uno come lui, intendo). infatti se qualcuno dovesse odiarmi (per odio intendo quel sentimento nefasto che causa il bruciore di stomaco o ammorba l'anima di chi lo prova) mi dispiacerebbe comuque, anche se non ha la mia stima...

manchi a molti... fossi in te qualche capatina la farei...

ciao!

Irnerio ha detto...

Grazie, Giordano, di questa visita inaspettata (che leggo solo ora).
Colgo l'occasione, se ancora passassi da queste parti, per farti gli auguri di BUONE FESTE!

Irnerio

P. S. Una volta scrissi da Luciano che un "qualcuno" voleva far credere di schifare un blog di una persona odiata, però poi lo leggeva di nascosto. Ovviamente quel qualcuno mi derise sguaiatamente, ma io gli rinfacciai le sue citazioni tratte dai post di quel blog che dimostravano la veridicità della mia tesi.
Te lo dico perché credo che il "qualcuno" continui ancora a "spiare nell'ombra"..., il meschino.

Nicola Giordano ha detto...
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