ESPERANTO: ANCHE IN EUROPA QUALCOSA SI MUOVE
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Jen la mesaĝo sendita la 8an de februaro al la MEG (Markia Esperantista Grupo) far Mikele Menĉiassi, spertulo pri Informadiko kaj... Esperanto:
(*) “Esperanto en la Eŭropa Unio:
Nuntempe estas du eblecoj por subteni/defendi tiun ĉi ideon:
UNUA:
http://www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu/proposal/2067
-- ĉi tiu estas oficiala retejo, kun apogo de EU! (Necesas sin registri por voĉdoni, sed oni bezonas malmulte da momentoj por fari ĝin).
DUA
--tiu ĉi estas paĝo de interreto de eŭropa (slovena) deputitino Ljudmila Novak, kiu proponis “leĝprojekton” (amendon) pri Esperanto!
Tiu ĉi estas paĝo kiu adresas al opinosondo proponita far Ljudmila Novak:
http://www.polldaddy.com/poll.aspx?p=1319680
(ĉi tie ne necesas sin registri por voĉdoni).
Mi kredas estu grava ke ambaŭ la proponoj kiom eble plej obtenu amason da voĉdonoj.
Do, se vi ne jam faris ĝin mi petus vin voĉdoni la du proponojn kaj disvastigi tiuj ĉi du iniciatoj inter geparencoj kaj geamikoj.
Salutojn, Mikele.”
(*) Tradukita far Fortikaĵulo.
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ESPERANTO: ANCHE IN EUROPA QUALCOSA SI MUOVE
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Ecco il messaggio inviato l'8 febbraio al GEM (Gruppo Esperantista Marchigiano) da Michele Menciassi, esperto di Informatica e di... Esperanto:
"Esperanto nell'Unione Europea:
Ci sono due possibilità, attualmente, per sostenere/difendere questa idea:
PRIMA:
http://www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu/proposal/2067
questo è un sito web ufficiale, con il sostegno della UE! (Occorre registrarsi per votare, ma ci vogliono pochi istanti per farlo).
SECONDA:
questa è una pagina internet della deputata europea (slovena) Ljudmila Novak, che ha proposto un "progetto di legge" (emendamento) a proposito di Esperanto!
Questa è la pagina diretta al sondaggio proposto da Ljudmila Novak:
http://www.polldaddy.com/poll.aspx?p=1319680
(qui non viene richiesta la registrazione per il voto).
Credo che sia importante che entrambe le proposte ottengano quanti più voti possibili.
Quindi vi pregherei se non ancora fatto di Votare le 2 proposte e diffondere tra conoscenti ed amici queste due iniziative.
Saluti, Michele."
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1 commento:
Riguardo alla proposta dell'On. Ljudmila Novak, i dirigenti FEI ieri hanno emanato questo comunicato:
""From: ufficio.stampa@esperantoitalia.it
To: estraro-de-ief@yahoogroups.com
Sent: Sunday, February 15, 2009 2:33 PM
Subject: (ief: estraro) [comunicato stampa] Proposto al Parlamento Europeo l'uso della lingua internazionale Esperanto. Oggi la discussione.
Proposto al Parlamento Europeo l'uso della lingua internazionale Esperanto. Oggi la discussione.
La parlamentare europea Ljudmila Novak, slovena, ha presentato il 21 gennaio scorso al Parlamento Europeo nella Commissione per la Cultura, nel quadro del dibattito sulla relazione sul multilinguismo di Vasco Graca Moura, alcune proposte di modifica dell'articolo 4, che sostanzialmente cercano di modificare la politica linguistica europea in senso più democratico.
Le proposte sono dibattute oggi, 16 e domani 17 febbraio nella Commissione per la Cultura.
Una delle proposte sostiene che l´uso dell´inglese come lingua franca non rispetta il principio solennemente ribadito in ogni occasione della uguaglianza fra tutti gli europei: "...constata che il principio di rispetto della eguaglianza dei diritti non puo' essere assicurato se si usa una lingua nazionale (l'inglese) come "lingua franca"."
Un altro emendamento collega la sopravvivenza delle lingue nazionali e la diversità linguistica all´uso dell´Esperanto: "...propone che, conservando ed usando lingue vive, apprezzando la diversita' linguistica e stimolando l'apprendimento di diverse lingue, si studi la possibilita' e l'utilita' di introdurre una lingua comune pianificata nella Unione Europea, per esempio l'Esperanto. Solo essa potrebbe facilitare la comprensione in Europa e con gli abitanti di altri continenti, perche' essa e' semplice da imparare e da usare." In effetti tutte le lingue europee, anche l'italiano, sono sotto la pressione della lingua killer , mangialingue, che tende a farle sparire. L'italiano è già scomparso a Bruxelles, dove anche per i concorsi di assunzione si usano solo l'inglese, il francese ed il tedesco, con chiara discriminazione dei cittadini italiani.
E´ difficile prevedere quale sarà l´esito del dibattito. In una precedente votazione cinque anni fa in seduta plenaria i favorevoli all´Esperanto, www.esperanto.it, non erano stati di molto inferiori ai contrari (140 a 160 più o meno). Il vero problema è sapere se l'Europa vuole muoversi verso una politica linguistica più democratica e senza discriminazioni oppure vuol proseguire nella situazione attuale, che a medio o breve termine ridurrà tutte le lingue europee a dialetti non scritti e non usati a scuola. Per questo Ljudmila Novak insiste sul fatto che l'Esperanto al contrario dell'inglese " . . .in nessun modo impedirebbe o limiterebbe l'uso
delle lingue nazionali e delle altre lingue vive usate nella Unione Europea".
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Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
www.esperanto.it, ufficio.stampa@esperantoitalia.it""
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